Progetto SeaClear2.0
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Infordata sistemi per
un team di robot autonomi per la raccolta dei rifiuti subacquei
Gli oceani di oggi contengono milioni di tonnellate di rifiuti dei quali circa il 94% si trova sul fondo del mare.
Dopo il successo del primo sistema robotico autonomo progettato per cercare, identificare e raccogliere i rifiuti del fondale marino, attraverso il progetto SeaClear2.0 un consorzio di ricercatori europei svilupperà un team di robot per raccogliere i rifiuti dalla superficie e dalle regioni più profonde del Mediterraneo.
Infordata Sistemi è partner tecnologico del progetto SeaClear2.0 che mira ad automatizzare il processo di ricerca, identificazione e raccolta dei rifiuti marini, utilizzando un team di robot autonomi che lavorano in modo collaborativo.
Il team di ricercatori mira ad espandere in modo significativo le capacità del precedente sistema SeaClear1.0 che prevedeva l’utilizzo di robot per la pulizia dei fondali marini in quanto la pulizia utilizzando sommozzatori mette in pericolo vite umane ed è economicamente insostenibile.
SeaClear 2.0 è la nuova iniziativa finanziata dall’UE che proseguirà l’attività già iniziata dal progetto precedente e che dispiegherà una flotta di robot intelligenti per identificare e rimuovere i detriti marini.
Tale sistema sistema impiega una combinazione di droni aerei, rover sottomarini, navi di superficie autonome e pinze robotiche su misura per farlo. Utilizzando l’intelligenza artificiale anche per distinguere i veri rifiuti dalle forme di vita marine, i robot potranno identificare, localizzare e raccogliere autonomamente i rifiuti.
Finora, gli sforzi di raccolta si sono concentrati principalmente sui rifiuti di superficie.
Il progetto SeaClear è l’unica soluzione che sfrutta i robot autonomi per la raccolta dei rifiuti subacquei.
Guarda il video per vedere come funziona il sistema.